WEBINAR FORMATIVI GRATUITI
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- Pubblicato Lunedì, 14 Marzo 2022 13:52
IRASE FROSINONE organizza WEBINAR FORMATIVI GRATUITI per il CONCORSO di scuola SECONDARIA di I e di II GRADO
previa iscrizione.
LINK per ISCRIVERSI
https://docs.google.com/.../1FAIpQLSd11VrFvcpNwI.../viewform
Il CATALOGO offerta Formativa IRASE FROSINONE
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Marzo 2022 20:18
IRASE FROSINONE organizza WEBINAR FORMATIVI GRATUITI per il CONCORSO di scuola SECONDARIA di I e di II GRADO
previa iscrizione.
LINK per ISCRIVERSI
https://docs.google.com/.../1FAIpQLSd11VrFvcpNwI.../viewform
Il CATALOGO offerta Formativa IRASE FROSINONE 2021-22 è stato definito a partire dall’analisi dei bisogni reali del personale che si manifestano nel sistema educativo e dall'intersezione tra obiettivi prioritari nazionali, esigenze delle scuole e crescita professionale dei singoli operatori.
in base alle richieste, verranno attivati i corsi presenti nel catalogo.
Di seguito tutte le informazioni e gli indirizzi necessari per le informazioni ed eventuali iscrizioni.
0.CORSI IRASE Fr-CATALOGO OFFERTA FORMATIVA 2021-22
3.CORSI MODULI AMMINISTRATIVI-CONTABILI-RICOSTRUZIONE CARRIERA-Irase Fr
CORSO IRASE Fr-MODULI AMMINISTATIVI CONTABILI-Ricostruzione carriera xDSGA -AA scuola
2.CORSI Uso tecnologie digitali-Irase FR
UTILIZZO STRUMENTI INNOVATIVI PER DIGITALIZZARE LA SEGRETERIA
METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE corso base 40 h certificate
METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE corso avanzato 40h certificate
1.CORSI SICUREZZA_Irase Fr
SICUREZZA E SALUTE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
OFFERTA FORMAZIONE IRASE NAZIONALE
OFFERTA FORMATIVA IRASE NAZIONALE
CATALOGO OFFERTA FORMATIVA IRASE NAZIONALE
LETTERA DI AUGURIO PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
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- Pubblicato Sabato, 04 Settembre 2021 12:00
L’Istituto di Ricerca ed Ente di Formazione per il personale scolastico, sede di Frosinone,IRASE Frosinone saluta tutti gli Operatori affinché vi possa essere, per l’anno scolastico 2021/2022, un periodo salutare di attività lavorativa tranquilla, in presenza, per la ripresa della Scuola del Paese.
Un augurio sincero di serenità di attività professionale a tutti i Dirigenti Scolastici, agli Studenti e alle Studentesse, al Personale Amministrativo e ATA di tutte le Istituzioni Scolastiche della Provincia di Frosinone e del Territorio del Frusinate.
Un auspicio reale per una cordiale collaborazione e una viva partecipazione con tutti gli Enti Territoriali Frusinati per un anno fecondo di vicinanza di intese lavorative, allo scopo di un miglioramento di vita comunitaria, ove possa primeggiare il benessere sociale.
Oggetto: Auguri di Buon Anno Scolastico 2021/2022
Gentili Tutti e Tutte,
un affettivo grazie per l’impegno che con passione e speranza verrà espletato per uno svolgimento di anno da vivere nel rispetto democratico dello sviluppo della Persona con dignità e riconoscimento di qualità talentuose personali.
L’emergenza di una ripartenza, con fermezza di attuazione di regole anti Covid, favorisce il sorgere di comportamenti nuovi, come denotatore di movimenti, che alimentino alcune priorità di azione comunitaria sia come cittadini sia come Amministratori pubblici, per cui la sinergia di intesa relazionale e comunicazionale nella Collettività è indice di responsabilità di ogni Essere, che operi per il corretto funzionamento della Scuola.
La socialità e l’inclusione, di tutti e tutte, in una vicinanza di interessi, per una costante collaborazione, sono garanzia di diritto di valore aggiunto per ciascun Soggetto, che si adoperi per il benessere di Sé e dell’Altro per un bene stare in un clima sereno di crescita con gli Altri.
Il coinvolgimento delle Famiglie, nell’ambito delle decisioni didattiche, per un rapporto di fattiva alleanza per il miglioramento formativo dei minori, diviene un impegno fondamentale per un approccio di stili di condotta, che mirino sia al recupero di problematiche deficitarie di vita extrascolastica sia al supporto di sostenibilità dell’Altro con resilienza.
Occorre che si dia spazio, nuovamente, a stimoli di attività ludiche, di saperi e di agiti tra i corridoi scolastici per una formazione della Persona di ciascuno in percorsi non solo formali ma anche informali ed amicali nella sicurezza delle norme vigenti e nel distanziamento dei limiti di obbligo.
La consapevolezza di ognuno è normalità di interventi comunitari, elargiti con serietà e professionalità relazionale e sociale, per un innesco di un processo educativo ed etico di una piena formazione dei giovani, nella speranza di uno sviluppo di crescita sempre più competente.
Un sentito ringraziamento a quanti si mobilitino per diffondere energia nella cura affettiva della Persona per lo straordinario valore educazionale, che risiede nel servizio dell’insegnamento-apprendimento dei bambini e delle bambine e degli adolescenti, allo scopo di un sostentamento dell’implementazione sociale del senso civico dei diritti dei minori.
Buon Anno Scolastico.
La vicePresidente IRASE Frosinone
Prof.ssa Anna Maria Pescosolido
CORSO DI PREPARAZIONE TFA SOSTEGNO
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- Pubblicato Venerdì, 02 Aprile 2021 07:55
Irase Frosinone ha attivato il corso di preparazione alle prove del TFA Sostegno VI ciclo : la prima lezione online si è già svolta, le successive date verranno comunicate in seguito. Il corso comprende, oltre alle lezione online, l'accesso alla piattaforma Irase nella quale troverete tutti i contenuti delle discipline da studiare autonomamente, materiali scaricabili e fotocopiabili, oltre ai test di alcune Università italiane.

LETTERA DI AUGURI A EDGAR MORIN PER IL SUO COMPLEANNO
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- Pubblicato Giovedì, 08 Luglio 2021 11:38
“Vivere è il mestiere che voglio insegnargli” BUON COMPLEANNO MAESTRO! Ti rivolgo gli auguri con l’incipit del tuo saggio “Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione”. Non è una tua frase e tu lo dici, l’hai ripresa da Rousseau. Che bella sorpresa il libro! Mi aspettavo un trattato sull’educazione ed invece è un testo introspettivo, sulla capacità di ben vivere. In realtà, precisi subito che l’arte della vita non si insegna ma un buon educatore può aiutare ad impararla attraverso strumenti – soprattutto di pensiero – che permettano alla complessità che caratterizza inevitabilmente il reale, di essere accolta, in modo da affrontare le contraddizioni senza evitarle, superando le “alternative giudicate insuperabili”. Senza regole precise ma indagando la complessità fino a trovare interconnessioni, fino a legare i saperi e i pensieri… per insegnare a vivere. Vivere inteso non solo come essere in vita, come sopravvivere, ma inteso come poter compiere le proprie inclinazioni, i propri talenti e le proprie attitudini, poter “essere bene”. La riforma del pensiero, quindi, per te, deve essere accompagnata da una riforma della vita che conduce verso il ben-vivere, espressione che tu utilizzi per esplicitare lo scopo della riforma dell’educazione. Al centro di quello che tu proponi come impianto scolastico c’è il rapporto insegnante alunno: “ritrovare una missione insostituibile, quella della presenza concreta, della relazione da persona a persona, del dialogo con l’allievo per la trasmissione di un fuoco sacro e per la delucidazione reciproca di malintesi” E poi è bellissimo quando dici, così come scriveva Rousseau “per insegnare c’è bisogno dell’Eros, cioè dell’amore. E’ la passione dell’insegnante per il suo messaggio, per la sua missione, per i suoi allievi che garantisce un’influenza possibilmente salvifica, che fa sbocciare una vocazione da matematico, da scienziato, da letterato” E questo significa che bisogna rivedere il modo di insegnare, rivedere la didattica! “E’ tutto il sistema di educazione contemporaneo, fondato sul modello disciplinare dell’università e sulla disgiunzione fra scienza e cultura umanistica, che bisogna nello stesso senso rivoluzionare” Devi sapere, però, che la pandemia ha portato gli insegnanti a dover imparare in meno di tre mesi “il pensiero digitale” per cui abbiamo compreso meglio quanto tu scrivi con la metafora del “Direttore d’orchestra” che deve invertire il corso stesso delle lezioni. “L’insegnante non distribuisce più come priorità il sapere agli allievi. Una volta fissato il tema di un compito o di un’interrogazione orale, sta all’allievo trarre da Internet, dai libri, dalle riviste e da tutti i documenti utili la materia del compito o dell’interrogazione e presentare il suo sapere all’insegnante. E quindi sta a quest’ultimo, vero direttore d’orchestra, correggere, commentare, apprezzare l’apporto dell’allievo, per arrivare, nel dialogo con i suoi allievi, a una vera sintesi riflessiva del tema trattato. Gli insegnanti in questo periodo, così particolare, hanno veramente rivisto il modo di fare didattica e sarai contento di saperlo e lo avrai anche accertato. BUON COMPLEANNO MAESTRO! Come regalo ti presento una delle tante buone pratiche di DIDATTICA che sono state organizzate dalle Scuole, per non lasciare soli gli alunni e le famiglie, LA DIDATTICA COOPERATIVA, LABORATORIALE CHE FA PARTE DEL TUO MANIFESTO e che ci auguriamo diventi il nodo centrale del processo riformatore.
Mariolina Ciarnella Presidente IRASE Nazionale
CONCORSO DISCIPLINE STEM
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- Pubblicato Sabato, 19 Giugno 2021 14:27
Vista l'imminenza delle prove scritte del Concorso Stem, l'Irase ha integrato il corso precedentemente pubblicizzato attraverso i contenuti delle discipline proposti in sintesi con parole chiave e argomenti risolutivi, per un rapido e valido ripasso. In aggiunta anche quiz a risposta multipla commentati.
WEBINAR
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- Pubblicato Giovedì, 25 Marzo 2021 11:26
Irase Nazionale offre webinar gratuiti, come da locandine allegate.
Gli incontri SONO UTILI ANCHE A COLORO CHE SI APPRESTANO A PARTECIPARE AL PROSSIMO CONCORSO ORDINARIO.
AVVIO di CORSO DI FORMAZIONE on line “ UTILIZZO STRUMENTI INNOVATIVI per L’ESAME di STATO 2021: PREPARAZIONE, DOCUMENTAZIONE on line e CONDUZIONE”
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- Pubblicato Lunedì, 22 Marzo 2021 20:07
In allegato la documentazione necessaria.
Catalogo dell'offerta formativa 2020-2021
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- Pubblicato Venerdì, 22 Gennaio 2021 14:13
In allegato il Catalogo dell'offerta formativa relativo all'anno 2020-21, ricevuto da IRASE Nazionale.
Report la nuova valutazione per la scuola primaria
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- Pubblicato Mercoledì, 20 Gennaio 2021 13:49
Si è tenuto ieri, 19 Gennaio 2021, in diretta Facebook sulla nostra pagina di IRASE Nazionale, con la Dott.ssa Beggiato, un incontro formativo sulla nuova valutazione per la scuola primaria, che ha avuto tanto interesse da parte degli insegnanti della scuola primaria , circa 300 presenti alla diretta e che da alcune settimane sono chiamati a lavorare per l’applicazione del nuovo modello di valutazione delineato dall’Ordinanza n. 172 del dicembre scorso. Dai voti si passa ai giudizi!
L’Irase, insieme alla Uilscuola, pur comprendendo lo sforzo dell’Amministrazione nel ritenere che un numero non possa sintetizzare appieno il percorso educativo e didattico degli alunni, rileva che, in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza epidemiologica, sarebbe stato opportuno orientare la maggior parte delle energie e delle risorse per tornare a una didattica in presenza e soprattutto in sicurezza su tutto il territorio nazionale e per tutti gli ordini di scuola anche perché, negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a un “balletto” delle modalità di valutazione per questo segmento scolastico
Come Irase e Uilscuola vorremmo scongiurare che il tema della valutazione occupasse uno spazio sproporzionato, come se la serietà della scuola dipendesse dalla quantità di “griglie” e documenti e dalla moltiplicazione di “indicatori” da presentare alla società come “prova” del valore del lavoro degli insegnanti. Non vorremmo che la professione docente si trasformi in un mestiere tecnico, burocratizzato, meccanico, in una scuola nella quale questa pseudo-scientificità finisce solo per sorreggere lo svuotamento della funzione primaria dell’istruzione: mettere “a disposizione dei suoi membri futuri tutto ciò che la società ha compiuto per se stessa” (John Dewey).
Per questo, abbiamo deciso di organizzare, a sostegno degli iscritti Uilscuola e degli associati Irase, un webinar che il Segretario generale Uilscuola, Pino Turi, ha voluto gratuito per tutti. L’incontro è stato un’introduzione ad un Corso di formazione sull’argomento che verrà attivato a breve a carattere laboratoriale per accompagnare i docenti a redigere il nuovo documento in questo anno scolastico.
La valutazione degli studenti è al centro della professione docente. È un atto professionale impegnativo che ha un’influenza sugli studenti e sulle famiglie. L’insegnante all’interno di un approccio democratico cooperativo metacognitivo non è più un attore come nella didattica tradizionale, che spiega, fa vedere, interroga, valuta, organizza e indirizza, dicendo ai ragazzi cosa devono fare, ma un insegnante sempre più regista, che organizza e lavora dietro le quinte, che mostra agli attori (ragazzi) come devono fare, per poi ritirarsi e lasciare a loro la scena. Un osservatore attento e grande conoscitore degli aspetti relazionali dell’apprendimento. Uno che individua le variabili in gioco e cerca di modificarle per rendere più favorevole l’autoapprendimento dei ragazzi.
Ecco dunque che anche la valutazione, sia dell’insegnante che dell’alunno (autovalutazione), diventi equa e trasparente e fin dall’inizio, gli obiettivi da raggiungere e i criteri di valutazione dei percorsi e degli esiti ottenuti andrebbero concordati. In quest’ottica la valutazione andrebbe vista come occasione per capire meglio anzitutto se stessi, la complessità del mondo nel quale viviamo e il processo di insegnamento apprendimento agito. Per questi motivi i processi autovalutativi sia degli insegnanti, sia degli alunni, diventano importanti ai fini dell’autoregolazione perchè permettono di capire l’efficacia dei percorsi intrapresi e dei risultati raggiunti.
Occorre che gli insegnanti prestino diverse attenzioni pedagogiche all’ambiente apprenditivo e favoriscano un clima cooperativo metacognitivo utile alla formazione del futuro cittadino, per creare una comunità scientifica e fare in modo che i ragazzi si sentano parte attiva di questa. Un apprendimento che sia più cooperativo e metacognitivo cambia radicalmente il ruolo e la professionalità dell’insegnante in classe. Questo cambiamento comporta un aumento di impegno da parte del docente, il quale deve progettare e precisare in modo analitico il lavoro di gruppo, prestando la massima attenzione alla chiarezza delle istruzioni, degli obiettivi, dei ruoli e dei comportamenti attesi, dei tempi e delle procedure di valutazione e di monitoraggio e nel contempo cercare di sviluppare negli alunni quella consapevolezza metacognitiva che li aiuta ad interiorizzare l’apprendimento socializzato. Nel far questo è molto importante che l’insegnante chiarisca ai ragazzi le proprie aspettative nei loro confronti, cioè i comportamenti attesi.
Viene da se che l’insegnante si senta un buon ricercatore e che non tema il confronto continuo, consapevole del fatto che può continuamente migliorare e rendere più efficace il proprio lavoro e il proprio tempo. Dovrebbe cercare di sviluppare le abilità metacognitive di ripensare e controllare continuamente quanto fatto, analizzare e valutare le possibili alternative, le strategie più efficaci e l’ottimizzazione del tempo a disposizione ed ecco perché è importante che si investi nella formazione iniziale ed in servizio .
La formazione permanente dei docenti, rappresenta la condizione indispensabile per accompagnare un processo di profondi cambiamenti come quelli che si prospettano per i prossimi anni. Una formazione che deve essere intesa come un DIRITTO ad un proprio sviluppo professionale, ad una crescita personale, che per essere tale, non può essere solo quella indicata dal Ministero , ovvero una sorta di progetto autoritativo a cui dover sottostare, contro ogni elemento di autonomia scolastica che dovrebbe e deve progettare in base a criteri di massima e non ad indicazioni omologate a progetti eterodiretti.
Mariolina Ciarnella
“La nuova valutazione per la scuola primaria”
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- Pubblicato Lunedì, 18 Gennaio 2021 13:47
Viste le innumerevoli richieste, l’incontro con la dott.ssa Beggiato sarà aperto a tutti e si terrà il giorno 19 gennaio dalle ore 16.30 alle 19.00, in diretta Facebook sulla nostra pagina “IRASE Nazionale”
https://www.facebook.com/IRASE-Nazionale-100414502041936
Report della prima sessione del percorso seminariale organizzato dal Ministero dell’Istruzione “Ripensare l’educazione nel XXI secolo – Incontri per riflettere, proporre, agire”
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- Pubblicato Martedì, 12 Gennaio 2021 13:44
Carissimi,
interpretando la delicata sfida che il mondo della scuola affronta quotidianamente nell’educazione dei giovani, ho inserito nell’agenda culturale del mio mandato da Ministro l’organizzazione di un ciclo di incontri, dal titolo “Ripensare l’educazione nel XXI secolo”, che si terranno a partire dal 18 e 19 dicembre prossimi e fino a primavera inoltrata, con l’intento preciso di coinvolgere in un dibattito accurato e competente tutto il personale scolastico e coloro i quali abbiano a cuore i temi del dibattito educativo. […]
[…] La domanda che vorrei mettere al centro di questo convegno è: come coniugare le potenzialità della scuola italiana con le prospettive future che la ricerca scientifica e la riflessione pedagogica stanno elaborando, per dare un orizzonte di senso agli studenti del XXI secolo? […]
È con queste parole che il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha brevemente presentato l’iniziativa afferente “l’agenda culturale” del proprio mandato, invitando il personale scolastico e quanti nutrono interesse per i temi del dibattito educativo a prendere parte ad un progetto ambizioso di riflessione sul mondo scolastico, con l’obiettivo di generare le premesse per imminenti azioni di innovazione.
Facendo un rapido passo avanti, dopo aver attentamente assistito alla prima sessione del percorso seminariale, tenutasi nei giorni di venerdì 18 e sabato 19 dicembre, ci si sofferma sulla formula che correda il titolo dell’iniziativa, “Incontri per riflettere, proporre, agire”, formula che il Ministro integra, in occasione dell’introduzione ai lavori, con il termine “insieme”.
Di per sé, riflettere, proporre e agire insieme appare una formula convincente nella misura in cui tali azioni siano condotte dalla comunità educante nella sua dimensione collettiva (compatibilmente con le dinamiche dei processi decisionali) e da quegli organismi socialmente rilevanti, come le organizzazioni sindacali, ma nulla è stato specificato in ordine alle modalità con cui effettivamente si intende far evolvere un percorso seminariale in processo di sistema, ad eccezione della fase di “ascolto del personale docente”.
Il dato esposto è ancor più rilevante se riferito all’intento esplicitato dal Ministro, addivenire ad una concreta politica di riforma della scuola. Infatti non trattasi di semplice azione incardinata in agenda culturale, ma come di una vera azione programmatica di natura politica: “la politica, se vuole fare bene, deve proiettare lo sguardo oltre”.
Indubbiamente i relatori sono espressione dei più alti livelli di indagine, studio e ricerca in ambito pedagogico, psicologico, didattico e scientifico, donne e uomini che senza alcun dubbio possono fornire stimoli, prospettive, alimentare azioni di riflessione e sostenere la formulazione di proposte, ma il Ministero dell’Istruzione è chiamato ad illustrare in maniera più efficace ed esaustiva la modalità, i luoghi e i soggetti con cui intende attivare gli importanti processi di sviluppo ed avanzamento della scuola. Vorremmo evitare che una simile iniziativa si possa ridurre ad azione di vetrina.
A nostro avviso, fermo restando la necessità di rendere viva e attiva la discussione culturale in ambito didattico/educativo, spingendo il sistema Italia a rendere tali argomenti patrimonio corrente al pari di altri temi di ampia e quotidiana trattazione (il lavoro, l’economia, l’ambiente, …), il Ministro è chiamato a definire compiutamente la visione politica del sistema scuola nella sua integralità, quella prospettiva programmatica ed operativa capace di dare sostanziale risposta a problematiche che viziano la capacità delle comunità educanti di assolvere alle proprie funzioni. Precariato, organici, stipendi, sono solo alcuni dei quei fattori connotati da forte criticità che determinano le condizioni essenziali per poter impiantare un sereno processo di ammodernamento e potenziamento dei processi didattico/educativi.
Da ultimo attenzioniamo quei riferimenti del Presidente Conte al Recovery Plan. La scuola rappresenta uno degli asset della progettualità nazionale da sottoporre al vaglio della governance europea. Un piano credibile richiede visioni prospettiche solide, concrete e condivise. Crediamo che iniziative come queste servano a fornire credibilità all’agire di una comunità nazionale che non di rado ha dimostrato di possedere visioni asfittiche, di breve durata, il tutto coniugato con una oggettiva difficoltà nella spesa delle risorse nazionali ed europee.
Seguiremo con attenzione il processo attivato, avendo cura di comprendere l’orientamento politico/culturale che orienta le azioni in essere, pronti ad interagire affinché i processi auspicati si compiano nei luoghi e con la corretta interazione di tutti i soggetti con attiva legittimazione.
CONCLUSIONI
In che termini i contributi, di indubbio valore formativo e di promozione di azioni di riflessione e ricerca, possono attivare processi di ampio e sistematico cambiamento della scuola? Nel più ristretto e determinato raggio di azione della presente iniziativa competerà al Ministro declinare il processo che immagina ma, svincolandosi dall’agenda culturale del Ministero, appare necessario che vi sia una condivisione di processo tra Scuola e ambienti accademici e di ricerca. Appare assolutamente necessario che le due realtà possano interagire organicamente. In tal senso emerge forte la necessità di comprendere con quali strumenti rendere effettiva la formazione “continua e permanente del personale docente” e come rendere la scuola agente di ricerca e sviluppo. È necessario portare stabilmente le Università e gli enti di ricerca nelle scuole, in un costante dialogo che pur preservando la dimensione dei ruoli e dei mandati specifici, consenta di garantire al mondo dell’educazione lo sviluppo di capacità di visione prospettica che sempre muova dall’individuo nella sua dimensione sociale. La Politica sia agente di promozione, mai barriera ma facilitatore, ambiente di ascolto, confronto, decisione ed attuazione, sia bene comune mai schiava delle contingenze e della semplice ricerca del consenso.
Per concludere, in questo contesto, non appaia secondario il modello di governance che la Politica , in questi anni, ha inseguito, ovvero quelli del mercato e del neoliberismo di cui la legge n. 107 ne è un esempio e che ha portato ad una mutazione genetica della Scuola della Repubblica che vede i suoi fondamenti nei principi non negoziabili della Costituzione. Certo sono il contenitore e l’incubatore del fare scuola anche con gli elementi innovativi e di ricerca accademica sul fronte delle nuove metodologie e delle tecnologie che , a nostro parere, non possono mettere in discussione i principi di laicità e di libertà del sistema scolastico che ha radici solide nella costituzione e che sono, però, sotto attacco da diversi decenni.
Percorso seminario_con interventi
Mariolina Ciarnella
Matteo Del Nobile
COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO: DARE PIÙ AUTONOMIA ALLE SCUOLE
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- Pubblicato Lunedì, 21 Dicembre 2020 13:42
I percorsi che impegnano gli alunni della scuola secondaria (ultimo triennio) di tutti gli indirizzi scolastici con un monte ore obbligatorio, naviga in questo momento di pandemia, in un mare di incertezze, vista l’impossibilità per molti di condurre l’esperienza in presenza e visto che la politica ancora non adotta soluzioni per rassicurare le scuole e consentire le lezioni in presenza e in sicurezza, condizione che deve riguardare anche le attività di PCTO.
Ridurre e rimodulare il numero di ore obbligatorio per favorire la personalizzazione dei percorsi dando valore alla autonomia delle scuole è un provvedimento veloce e opportuno.
Questa la proposta della Uil Scuola all’incontro convocato dal vice ministro Ascani in data odierna.
Il cambiamento del mondo del lavoro, accelerato dalla crisi pandemica che lo indirizza sempre più verso la metodologia smart, richiede anche alla scuola di rivedere gli obiettivi formativi rispetto alle competenze trasversali.
Lo smart working mette in risalto l’autonomia e la responsabilità del lavoratore e ciò si ripercuote in maniera significativa sui pcto, che alla formazione di tali competenze sono deputati, visto che la scuola deve costruire le basi per una formazione che prosegue per tutto l’arco della vita.
E’ indubbio che il lavoro a distanza pone problemi di controllo della sicurezza, di non semplice gestione. Tuttavia questo è un tema non più rinviabile, anche alla luce della DID, ed in tale quadro va rivisto l’intero impianto della funzione docente, come la Uil Scuola ha affermato anche quando non ha sottoscritto il relativo contratto integrativo. Pertanto si può pensare all’organizzazione di attività di pcto “a distanza”, solo in assoluta emergenza e se supportate da una seria programmazione formativa, ma anche organizzativa.
Occorrono risorse per la formazione del personale nella progettazione per competenze finalizzata all’orientamento al lavoro, non richiesta finora al personale scolastico.
Avvicinare i giovani al mondo del lavoro può avere un senso solo se viene implementato un sistema che permetta ai ragazzi di comprendere come dal presente nasca il futuro dando significato, visione e valore al loro impegno negli studi. Crediamo infatti che l’approccio etico all’alternanza nel rispetto della finalità educativa propria della scuola non possa essere barattata con logiche addestrative, né confusa con improbabili finalità manageriali ed imprenditoriali che nulla hanno a che vedere con la funzione formativa della scuola.
Il focus non può essere incentrato solo su quanto ci si aspetta in termini di competenze, capacità e conoscenze. Il mondo della scuola e quello dell’azienda devono condividere una vision, rispettosa dell’autonomia progettuale delle scuole e della funzione sociale dell’istruzione. Il compito principale della scuola è e resta quello di formare cittadini consapevoli.
Il panorama del mondo del lavoro è cambiato ma non è sostituendo le logiche del lavoro e dell’impresa a quelle proprie della scuola e dell’istruzione che si colma il divario. È rafforzando la scuola, la sua missione all’interno della comunità educante che il tema può essere affrontato al meglio.
La scommessa sta nel costruire un modello comune che definisca obiettivi condivisi oltre lo sviluppo di competenze, abilità e conoscenze dando valore alla sfera più profonda dell’individuo, orientandolo a scoprire il proprio talento insito nelle attitudini personali che possono emergere in contesti diversi.
Per fare tutto questo, è necessario, come sostiene la Uil scuola garantire alle scuole maggiori spazi di autonomia sia nella definizione del numero delle ore che nelle modalità di realizzazione dei percorsi, eliminando inutili e talvolta controproducenti obblighi orari che si trasformano inevitabilmente in procedure burocratiche, così come è importante dare alle scuole maggiori risorse economiche.
L’impegno richiederebbe un monte ore dedicato da inserire in ogni indirizzo di studio ed in ogni ordinamento e richiede un intervento sui piani orari e su organici dedicati, che i vincoli di bilancio non consentono.
A queste riflessioni la Uil Scuola rinvia invitando i decisori politici a porre fine all’ascolto delle proposte e a dare soluzioni immediate agli studenti e al personale della scuola.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo e Maria Rosaria Arena.
TAVOLA ROTONDA: OBIETTIVO PARITÀ! Le STEM oltre gli stereotipi di genere
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- Pubblicato Martedì, 15 Dicembre 2020 13:41
Violenza sulle donne: “Si deve combattere sin dalla scuola”
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- Pubblicato Martedì, 24 Novembre 2020 13:39
La scuola ha un ruolo decisivo nella lotta alla violenza di genere, attraverso diverse modalità: come luogo di emersione di situazioni violente in famiglia o nelle relazioni di coppia tra giovanissimi, ma anche e , soprattutto, come istituzione chiamata a cambiare la cultura che giustifica e sostiene la violenza contro le donne, a combattere le diseguaglianze e discriminazioni che ne sono all’origine e a promuovere lo sviluppo in ragazze e ragazzi di competenze relazionali fondate sul rispetto delle differenze, la cultura della parità e la mediazione non violenta dei conflitti. La parità tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne e uomini non è solo un diritto umano fondamentale, è la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Il sistema educativo deve essere sempre di più un luogo attivo di prevenzione, emersione e contrasto delle violenze.
L’Irase Nazionale, anche attraverso le strutture provinciali, da anni organizza Corsi di formazione rivolti al personale scolastico, soprattutto alle docenti ed ai docenti perché la loro preparazione su questi temi è cruciale per intercettare situazioni di sopruso, sopraffazione, per affrontare dinamiche violente che possono generarsi tra ragazzi e ragazze, per contrastare il bullismo, che nelle sue forme omofobiche è alimentato da stereotipi sul maschile e il femminile che hanno una parentela molto stretta con quelli che generano la violenza contro le donne.
L’’educazione alle diversità ed alla parità di genere deve rientrare nell’obiettivo principale della scuola: quello di creare CITTADINI davvero consapevoli e per questo, si devono creare cambiamenti culturali e sociali affinché si modifichi la prospettiva delle cose. Non quindi con una logica emergenziale, ma facendo cultura attraverso un percorso articolato e specifico sul tema, stimolando, suggerendo chiavi di lettura della realtà, diverse e personali, nel rispetto di ogni diversità. Proponendo ed attivando l’ottica dei Laboratori per permettere ai docenti ed agli allievi di vivere concretamente le azioni formative.
APERTURA ISCRIZIONI CORSO “INTERNAZIONALIZZAZIONE E INTERCULTURA”
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- Pubblicato Venerdì, 20 Novembre 2020 13:38
WEBINAR: la didattica inclusiva ai tempi del covid: un’opportunità da cogliere
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- Pubblicato Venerdì, 13 Novembre 2020 13:37
In ricordo di Enzo Gattegna
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- Pubblicato Mercoledì, 11 Novembre 2020 13:34
In ricordo di Enzo Gattegna, scomparso ieri, ex Presidente delle Comunità ebraiche, che a luglio 2015 accolse con affetto il gruppo di Irase Nazionale, presso lo Yad Vashem, il Centro di Studi Internazionale della Shoah.
SAVE THE DATE: CORSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E INTERCULTURA
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Ottobre 2020 12:27
5 OTTOBRE – GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI
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- Pubblicato Lunedì, 05 Ottobre 2020 12:22
E’ dal 1994 che, ogni anno, l’Unesco celebra la Giornata Mondiale degli insegnanti.
Il 5 ottobre, infatti, si commemora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’Unesco sullo status di insegnante con l’obiettivo di mobilitare il sostegno agli insegnanti e di garantire che i bisogni delle future generazioni.
Questo giorno, diventato un appuntamento di rilevanza internazionale, è l’occasione per celebrare la professione di insegnante in tutto il mondo, per fare il punto sui risultati raggiunti e per affrontare alcune delle questioni fondamentali della professione docente.
Education International ospita oggi il più grande incontro online di insegnanti mai realizzato. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti 2020, l’evento celebra l’impegno e la leadership degli educatori durante la crisi COVID-19.
Dopo un anno segnato da interruzioni e crisi, gli insegnanti stanno assumendo la guida per effettuare un vero cambiamento nelle loro classi, comunità e in tutto il mondo. Il webcast di 24 ore ospitato da Education International riunisce insegnanti di tutto il mondo e include programmi in tutti i continenti.
Nei link due video realizzati dalla Uil Scuola, disponibili sul nostro canale YouTube, sottotitolati in inglese, per essere proiettati nel corso di una video maratona mondiale promossa dalla IE.
I segni distintivi di modernità e di civiltà di un paese si misurano dal suo sistema scolastico – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Oggi tutti i sistemi scolastici sono sotto la morsa della pandemia e alla scuola è chiesto di fare la propria parte.
Come accade in altri momenti della vita sociale ed economica, dove sono l’istruzione e la cultura a fare la differenza, anche in questo momento difficile la scuola sarà dentro la società, sarà protagonista e svolgerà il suo ruolo con responsabilità, attenzione, consapevolezza anche come barriera all’espandersi dell’epidemia.
Istruzione e cultura hanno come fulcro portante la professione docente, quella che serve alla civiltà di un paese. Bisogna curarla e proteggerla dalle insidie della privatizzazione e dai condizionamenti politici che vorrebbero piegarla alle varie esigenze, ora del mercato, ora di un populismo senza scienza.
L’orgoglio di essere un docente libero, scevro da condizionamenti e pregiudizi ideologici, indica la strada del bravo docente che con scienza e coscienza cura l’educazione dei suoi alunni.
In questa giornata, superando ogni retorica, la UIL Scuola vuole essere vicina a tutti i docenti del mondo perché possano svolgere liberamente, senza condizionamenti e senza preoccupazioni il loro compito – come afferma il titolo di quest’anno – leader in tempo e artefici del futuro.
Il 2020 è stato uno degli anni più impegnativi della storia recente. Con oltre il 90% della popolazione studentesca mondiale che ha abbandonato la scuola al culmine della pandemia, l’istruzione è stata gravemente colpita dalla diffusione di Covid-19.
David Edwards, Segretario generale dell’Internazionale dell’Educazione (IE), ha dichiarato: «Se c’è un messaggio che la crisi ha evidenziato è che abbiamo dato per scontate troppe cose essenziali. La scuola e il suo ruolo fondamentale è stato dato per scontato.
Gli insegnanti sono stati assolutamente eccezionali in questi tempi incredibilmente difficili. Ora è il momento di stare insieme perché insieme abbiamo il potere di realizzare un vero cambiamento nel mondo. Siamo la professione dell’insegnamento e dell’apprendimento. Se il mondo deve imparare la lezione della pandemia, gli insegnanti devono prendere l’iniziativa. Il 5 ottobre si comincia»
Fonte: Uil Scuola Nazionale
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Buon anno scolastico
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La scuola è roccaforte inespugnabile per restituire alla società la cultura della solidarietà, della conoscenza, dell’etica della cittadinanza!
Il personale tutto della scuola è innegabilmente a difesa di un sistema di valori ispirati a secoli e secoli di conquiste civili, soprattutto in questo buio momento.
Non solo la bellezza ci salverà, ma anche la scuola!
Buon anno scolastico a tutti.
Salvatore Cuccurullo - Presidente I.R.A.S.E. Frosinone
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